mercoledì 23 novembre 2011

I malati immaginari

In questi giorni sui giornali si parla sempre e solamente di manovre, tasse e sacrifici che l'italiano medio dovrebbe fare affinchè il debito possa scendere. Un debito che è stato creato da una classe politica che per molti decenni l'ha alimentato con tangenti, opere faraoniche non sempre completate, favoritismi clientelari, baby pensioni e soprattutto attraverso la creazione di enormi privilegi per la classe politica familiari compresi.
Le regole, in uno stato democratico, dovrebbere valere per tutti, quindi dovremmo essere tutti uguali (non come i famosi animali della fattoria di Orwell) davanti alla legge e non ci dovrebbe essere un gruppo di persone che, come governanti, invece che dare il buon esempio gode di privilegi e vitalizi simili a quella dei nobili d'ancien regime.
Il capitolo sanità, dati tratti da "L'incontro : preiodico indipendente", è inquietante e ci mostra come la classe dei governanti si pone, anche in questi momenti di crisi, in un pianeta anni luce dal nostro in cui viviamo.
La Camera assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli, ma anche ai 1109 loro familiari (conviventi compresi). La cifra nel 2010 è stata di 10 milioni e 117 mila euro, di cui 3 milioni e 92 mila euro per spese dentistiche, 3 milioni per ricoveri ed interventi in strutture private (guai a confondersi con la gente comune), 976 mila euro per la fisioterapia.
L'elenco approfondito continua per la rabbia infinita della povera gente normale che paga il ticket e fa la coda per un esame medico. Quindi abbiamo ancora 698 mila euro per visite varie, 488 mila euro per l'acquisto di occhiali, 257 mila euro per le spese di psicoterapia (ma quanto son depressi questi onorevoli), per non dimenticare le sante vene varicose 28 mila euro  ed infine le sempre di moda cure omeopatiche 3 mila e 636 euro. Senza contare che oltre oltre a questa cifra elevata per cure in ospedali privati, i nostri onorevoli hanno anche chiesto il rimborso per le loro cure presso gli ospedali pubblici per la modica cifra di 153 mila euro. Ci mancano ancora altri dati come le spese erogate, dal fondo di solidarietà sanitario, per la balneoterapia, la shiatsuterapia, il massaggio sportivo e la ginnastica passiva.
Mi domando come mai una persona normale risparmia per pagarsi l'affitto o il mutuo della casa ed un parlamentare che spesso fra stipendio  ed indennità arriva a 10 mila euro al mese riceve ancora un rimborso spese per l'affitto di 2 900 euro al mese.
Un ultimo elenco di quello che un parlamentare ha a disposizione in modo gratutito: telefono cellulare, tessera del cinema, tessera del teatro, autobus e metrò, viaggi aerei nazionali e circolazione autostradale, viaggi in treno, aerei di Stato, piscine e palestre. Putroppo questi onerosi vitalizi non decadono neanche quando perdono le loro cariche, infatti un ex presidente della Camera come la Pivetti ha a disposizione gratis: un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio.



   

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