lunedì 14 novembre 2011

Leoni e pecore o meglio ancora alla ricerca del leader perduto

Riflettevo in questi giorni sul problema della leadership nella nostra società.
Spesso, credenti e atei, dovrebbero prendere a esempio alcuni messaggi che concernono la gestione del potere. Gesù disse " chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo", ovvero il leader non deve dominare, ma mettersi al servizio.
Cosa vuol dire mettersi al servizio ? Io credo voglia dire avere come scopo il bene degli altri, senza egoismi, senza prevaricazioni, senza crearsi sacche di potere conservando sempre l'umiltà nel proprio agire.
Qualcuno disse che un buon leader non è il migliore degli altri, ma quello che sa cercare ottimi collaboratori, infatti una persona che ha carisma deve saper ascoltare chi ha attorno, mai imporre il proprio ruolo. Inoltre se crediamo che il proprio ruolo è per un bene alto dobbiamo essere consapevoli che se ambiamo ad una carica non dobbiamo usarla per favorire i propri interessi.

Una persona non deve credersi importante perchè attorno a se ha un gruppo di persone che dice sempre si, quelli sono servi che appena gira il vento sono pronti a cambiare padrone o sono come pecore che una volta perso il guardiano si disorientano e vanno dal lupo.

Nella storia l'esempio migliore è stato Cincinnato che " celebrato il trionfo, dopo soli sedici giorni, depose la dittatura e tornò privato cittadino". In Italia invece i politici passano la lora vita in una camera, quella che si trova a Palazzo Montecitorio.

Quello che trovo deleterio nell'idea di un leader accentratore è il personalismo, quello che pensa di risolvere tutto lui, col suo fascino ( "ci penso io," o in milanese "he pensi mi"), con il suo potere, nessuno ha la bacchetta magica, le sfide si vincono assieme e occorre il sostituire l'io con il noi.

Questo discorso credo debba valere anche per i vari sottogruppi sociali, gruppi di lavoro, hobby collettivi, squdre amatoriali, amicizia, perchè anche in questi gruppi più piccoli nessuno dovrebbe imporre la propria, ma cercare il dialogo costruttivo facendo emergere tutte le voci.

Chiudo dicendo che quando emergono figure che vogliono accentrare su di il potere è perchè ci sono molte persone che per quieto vivere o disinteresse genereale gli affidano questo ruolo, credono infatti d'aver bisogno che qualcuno li guidi.    







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